Le Scarpe dicono SEMPRE la verità!

Le Scarpe dicono SEMPRE la verità!

Lo ammetto!

La prima cosa che guardo in una persona che viene da me ad allenarsi… sono le SCARPE! Non fraintendermi, non guardo se è o non è alla moda ma la tipologia scelta.

Nel Cross Training si combinano diversi generi di esercizi come sollevamento, endurance (running), alto e basso impatto, equilibrio, ballistics, forza, coordinazione, velocità etc. per questo motivo la scelta della scarpa è molto difficile. Negli anni mi sono confrontato e soprattutto ho testato diversi tipi di scarpe ed ora voglio dire la mia!

Ho suddiviso, escludendo categorie adhoc come basket/volley etc., in 7 tipologie di scelta:

BAREFOOT, CUSHIONING, INSTABILITY, FLAT, WEIGHTLIFTING, RUNNING PRO,  CASUAL

BAREFOOT (Five Fingers) 

Nata per riprodurre fedelmente l’allenamento a piedi nudi. Per alcuni esercizi una buona soluzione, come per l istabilità o la coordinazione ma, nel mixare l allenamento, risulterà più doloroso il male ai piedi che non il workout stesso. Pensa alla continua estensione plantare e della flessione dorsale, posso dirti che senza una suola e tomaia compatta farà male.

CUSHIONING (Nike shox)

Sicuramente le meno indicata per qualsiasi sport! Con il tallone rialzato (min. 20 mm) altera la corretta postura e di conseguenza il carico sulla colonna vertebrale. In realtà il fatto di avere il rialzo per alcuni aspetti non è negativo ma il problema nasce dal rialzo troppo ammortizzato e non progressivo (praticamente un’alzata marcata sul tallone) che comporta una mal distribuzione del carico (corpo) sia in esercizi statici (weightlifting) sia dinamici (balzi).

INSTABILITY (Skechers-Adidas-MBT)

Idea buona ma difficilmente applicabile! Avere una suola irregolare o con cuscinetti per creare instabilità è una bella cosa ma ahimè sconsigliabile per un intera sessione di allenamento! Se sei supinatore/pronatore io farei molta attenzione (pericolose)

FLAT (All Star Converse)

Buona scarpa e come ‘gesto’ riconducibile alle five fingers avendo una suola light, ma si possono incorrere a diversi traumi con esercizi ad alto impatto! Zero ammortizzazione,

WEIGHTLIFTING (Adipower)

Ultimamente (ahimè) viene utilizzata anche da neofiti che non ne conoscono le caratteristiche (solo perché fa figo) ma essendo puramente TECNICA non deve essere utilizzata in altre attività!

RUNNING PRO (Saucony)

PRO per differenziarla dalla classiche basic. Studiata appositamente per il running si adatta perfettamente anche per esercizi statici come le alzate di potenza basta però considerare alcune caratteristiche. Cosa fondamentale la suola, anche quelle in EVA possono andare bene purchè abbiano dei supporti centrali.

CASUAL (New Balance)

Nata dalla linea Run molto spesso con soletta ortopedica (leggermente rialzata sul tallone) per questo non è una buona scarpa per l’attività sportiva. Altra caratteristica non buona è la scelta del materiale utilizzato per la tomaia, molto spesso non traspirate.


LA MIA SCELTA

La POWERGRID TRIUMPH 12 ISO SAUCONY


Le caratteristiche di questa scarpa sono di un’eccezionale ammortizzazione, protezione, confort, stabilità oltre che di una buona reattività

triumph
– Piattaforma Powergrid+ estesa su tutta la pianta del piede: è più spessa di 3mm rispetto la precedente con una capacità ammortizzante superiore di un 20%
– Cuscinetti SRC Impact Zone posti sulla parte laterale del tallone
– Tallone interamente smussato e sdoppiato
– Spessore dell’intersuola di 29mm sul tallone e di 21mm sull’avampiede
– Gomma soffiata IBR+ posta sotto la suola (20% più ammortizzante e 33% più leggera rispetto alla normale gomma al carbonio che comunemente viene utilizzata)
– Plantare termoformato spesso e soffice
– Cuscinetto Strobel Board cucito sopra la pianta, all’interno della scarpa (è un gel dello spessore di 3 mm)

– gabbia contenitiva ISOFIT. particolare costruzione della tomaia della scarpa che prevede l’unione tra il mesh esterno, la linguetta e la gabbia mobile posta sull’esterno. Creano un fit più dinamico, adattandosi alla forma del piede assecondandone i movimenti.


Questo articolo è proprietà di Panarotto Dario e non può essere condiviso senza autorizzazione. Se vuoi saperne di più scrivimi una mail a info@dariopanarotto.it

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